sui nasi rivolti
all’insù
e, con la scala a
pioli,
babbo ascende al
sottotetto:
anch’io lo seguo a
ruota.
Nella fioca luce
d’abbaino
compaiono tangibili
fantasmi.
Dal buio esige
attenzione
Lassie di pezza avvolto
nel nylon.
Una valigia di
cartone
pressato, marrone,
puntella una tavola su
cui
scatoloni, impolverati
dal tempo,
celano un mondo di
sorprese:
Dischi a settantotto
giri
di antichi poeti
cantori;
quadernetti a
copertina nera
di elementari di
vent’anni fa,
una trottola di legno
(ghiné, cambrì, seta da cuci’),
un orsacchiotto
impolverato,
il mio cavallo a
dondolo
con un orecchio sbreccato.
di storia, di
esperienza,
di un passato
presente,
saltuariamente.
Ermanno Volterrani,
marzo 2011
Premio Nazionale di Poesia “Astrolabio 2013”
Motivazione
di Andrea Salvini per l’assegnazione del
Premio Speciale della Giuria alla
lirica Soffitta di Ermanno Volterrani
L'Autore
ha racchiuso in questa lirica, dietro la rappresentazione di uno dei momenti
più solenni della vita infantile, ossia il «viaggio» in soffitta con il padre,
una soave meditazione sul tempo. La soffitta è lo scrigno del passato, dei
piccoli oggetti che non si usano più, ma che un tempo erano la nostra vita.
Nella loro rassegna scorgiamo la lezione del migliore Gozzano, ma in uno stile
più evocativo e in una chiave esistenziale diversa, lontana dal pessimismo del
poeta di Agliè, in cui si riscatta la dignità dei ricordi più umili.
Andrea Salvini
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