Erano
i tempi in cui Angiolina
bazzicava le strade col
carretto,
nel
paese dove sono nato:
“Pisci
nulla, bimbe?” –
strepitava a
squarciagola
brandendo per l’aria il
polpo,
il
muggine, il parago, la seppia.
L’inizio di una lunga
teoria
di
latte appena munto
nell’allumino
fusto;
di
cacio pecorino, ricotta,
carta
gialla e stadere
sull’ape del pastore
maremmano;
di
ombrellai, stecche rotte
e tele
rattoppate;
“È
arrivato l’arrotino!” –
piangono lame
scintille
sull’umettata
mola.
E il
pomeriggio…
I
bimbi a sottendere l’orecchio,
avidi
di un suono
al
pari stridulo e ammaliante,
di
usci e finestre chiuse noncurante,
di
ghiotti stuzzichini ambasciatore.
Venti
lire:
un
fresco gelato in estate,
un
duro di menta in inverno,
questo
annunciava
la
trombetta di Baldo.
Ermanno
Volterrani, marzo 2011