in queste pagine puoi trovare alcune delle mie poesie in lingua italiana

domenica 22 dicembre 2013

ricordi



Emozionante, ieri sera presso la pieve romanica di Calci... ASPETTANDO IL NATALE

Ricordi
 
Si rincorrono luci sull’albero
e tu, bambino, che gridi,
pur gaio e felice,
mi metti paura!
Inutile il mio tentativo in cerca di scampo:
strigli e scarruffi il mio pelo fulvo,
strapazzi e maltratti il mio corpo minuto
e, alla fine, mi copri di baci e carezze.
E non temo più! 
Dai tira la palla!
Rincorro e poi ruzzolo a destra e a manca
e tu corri con me;
un bastone lontano riporto.
A rotoli sull’erba brumosa
madidi ansiamo in un solo respiro.
 
Un bagno di schiuma:
le coccole di mamma e papà
in un morbido telo di spugna.
Finalmente la pappa: che buona!
 
Tra una macchina e l’altra
si rincorrono nitide immagini
sotto il sole d’agosto
lungo il ciglio di questa autostrada!
 
Ermanno Volterrani

mercoledì 4 dicembre 2013

Soffitta

La botola si schiude
sui nasi rivolti all’insù
e, con la scala a pioli,
babbo ascende al sottotetto:
anch’io lo seguo a ruota.
Nella fioca luce d’abbaino
compaiono tangibili fantasmi.
Dal buio esige attenzione
Lassie di pezza avvolto nel nylon.
Una valigia di cartone
pressato, marrone,
puntella una tavola su cui
scatoloni, impolverati dal tempo,
celano un mondo di sorprese:
Dischi a settantotto giri
di antichi poeti cantori;
quadernetti a copertina nera
di elementari di vent’anni fa,
una trottola di legno
(ghiné, cambrì, seta da cuci’),
un orsacchiotto impolverato,
il mio cavallo a dondolo
con un orecchio sbreccato.
La soffitta: recondito rifugio
di storia, di esperienza,
di un passato presente,
saltuariamente.
Ermanno Volterrani, marzo 2011


Premio Nazionale di Poesia “Astrolabio 2013”

Motivazione di Andrea Salvini per l’assegnazione del 
Premio Speciale della Giuria alla lirica Soffitta di Ermanno Volterrani

L'Autore ha racchiuso in questa lirica, dietro la rappresentazione di uno dei momenti più solenni della vita infantile, ossia il «viaggio» in soffitta con il padre, una soave meditazione sul tempo. La soffitta è lo scrigno del passato, dei piccoli oggetti che non si usano più, ma che un tempo erano la nostra vita. Nella loro rassegna scorgiamo la lezione del migliore Gozzano, ma in uno stile più evocativo e in una chiave esistenziale diversa, lontana dal pessimismo del poeta di Agliè, in cui si riscatta la dignità dei ricordi più umili.
Andrea Salvini